Sono giorni intensi, con la cooperativa abbiamo accompagnato con educatori e mediatori lo sbarco dei più di Cento migranti della sea eye ed abbiamo l’affidamento di tutti i minori non accompagnati che sono accolti presso l’ospedale del mare , siamo entrati nelle storie di vite di questi ragazzi , la prima telefonata a casa dopo giorni in mezzo al mare , la foto di una famiglia che non c’è più, il pianto di chi pensava di non farcela .
Una delle storie che più mi hanno colpito è stato quella di victor(nome di fantasia) un bambino di 8 anni , è partito con la madre ed il fratello, durante i 6 giorni in mare senza cibo ed acqua , il fratellino più piccolo non ce l’ha fatta ed è stato gettato in mare , la
madre dopo essere salita sulla sea eye , disidratata ed avendo bevuto per giorni acqua di mare è morta sulla nave .
Victor è stato affidato ad una casa famiglia in attesa di una nuova mamma e papà , la sua storia mi è stata raccontata da un ragazzo affidato a noi, con le lacrime agli occhi, ha fatto tutto il viaggio con loro vivendo il dramma di questo bambino , mi ha mostrato le foto di lui con tutta la famiglia di victor prima di imbarcarsi , i sorrisi e la speranza di un viaggio della speranza che per tanti diventa l’ultimo viaggio.
L’indifferenza di molti è la faccia più misera di un umanità che ha perso il senso di essere umani.